venerdì 2 aprile 2010

Misteri...

In diretta da Trapani...

Oggi Venerdì Santo per noi trapanesi è una giornata importante, perchè si svolgerà uno degli appuntamenti più seguiti dai cittadini nella provincia. E' la giornata della processione dei Misteri vissuta come un'esperienza di misto dolore e commozione da parte di numerosissimi fedeli. Alle 14 del venerdì, dalla Chiesa del Purgatorio, i Mistari "escono" per darsi alla città, per offrire ai trapanesi e ai tutristi un'intensa esperienza emotiva in cui si intrecciano sentimento religioso, cultura popolare e tradizione. I Misteri sono 20 gruppi scultorei, opere artigiane del XVII e XVIII secolo, realizzati in legno, tela e colla e addobbati con preziosi argenti. Essi raffigurano la Passione e la Morte di Cristo e percorrono, in una lunghissima processione, le strade della città per 24 ore senza alcuna interruzione. Fiori e ceri danno l'ultimo tocco ai Misteri che, lasciata la chiesa, ed accompagnati dalle struggenti note delle bande, percorrono la tipica andatura "annacata" (dondolata a ritmo di musica) per tutto il percorso.
La processione è di origine spagnola e risale al XVII secolo. Inizialmente fu gestita da Confraternite raligiose, dopo invece venne affidata alle corporazione artigiane, le Maestranze, che successivamente assunsero l'impegno di curare i singoli gruppi e di provvedere all'"uscita" della Processione.
I Misteri di Trapani costituiscono un patrimonio di inestimabile valore rtistico storico e culturale a cui la città intera rimaneprofondamente e affettivamente legata.


Potete seguire in diretta l'uscita dei misteri al sito:
http://www.telesud3.com/

Auguro Buona Pasqua a tutti !!!

venerdì 19 marzo 2010

19 Marzo, Festa del Papà e non solo...

Auguri a tutti i papà e a tutti quelli che si chiamano Giuseppe !!!
Ebbene la festa di San Giuseppe è una solennità molto sentita nella nostra provincia, infatti sono molti i paesi in cui si organizzano festeggiamenti in onore del santo, come a Salemi, Pececo, Dattilo, Marettimo, Vita e molti altri…
A Dattilo, Paceco e Salemi si svolge il tradizionale “'Nmitu di San Giuseppe” (invito di San Giuseppe), praticamente un pranzo con tantissime pietanze servite ai tre Santi (Gesù, Giuseppe e Maria) impersonati da tre giovani, poi si porta in processione la statua del santo, ed infine si ha la distribuzione del pane votivo. Di origine antichissima sono gli “altari di pane” allestiti nelle case dei fedeli devoti, un pane particolare, tutto intagliato con una lavorazione totalmente manuale. L’altare viene decorato con rami di mirto, alloro e agrumi, invece, la lavorazione del pane impegna le donne nei giorni precedenti il 19
marzo.
Le forme dei pani rappresentano fiori, frutta, animali questi addobberanno poi l’altare, nel quale al centro sono disposti dei pani votivi più grandi, “I Cucciddati”, dei quali quello dedicato a San Giuseppe ha la forma di un bastone, “U Vastuni”, decorato con un giglio simbolo della purezza. Questi pani votivi assumono un profondo significato sacrale, a cui la festa di San Giuseppe allude esplicitamente, poiché è legata all’antico simbolo del rinnovamento della natura.
San Giuseppe è anche il patrono delle isole Egadi, gli isolani (oltre al pranzo e alla processione) organizzano la “Duminaria”, un grande falò, perché, secondo una tradizione popolare, il santo rappresenta tutti i poveri che soffrono il freddo e la fame.
E come per ogni festa che si rispetti, tipico del 19 marzo è lo “Sfincione di San Giuseppe”, un dolce ripieno di ricotta e guarnito con arancia candita, gocce di cioccolato e granella di pistacchi.

martedì 16 marzo 2010

Altri piatti della tradizione siciliana...

Nello scorso post ho parlato dei piatti che raccontano la provincia trapanese ma non posso non mostrarvi le pietanze siciliane che hanno fatto il giro del mondo.... Eccoli !




Il Timballo di Pasta











Gli Arancini






Il Cous Cous di Pesce










Cassata Siciliana











I Cannoli













Il Pane siciliano












Pasta reale




Se volete informazioni su alcuni piatti tipici o le loro ricette basta naturalmente chiedere e vi saranno date!!!

Il sapore della tradizione…

In questo post vi voglio parlare di cucina (argomento sempre gradito a tutti per rifarsi pancia ed occhi!) perché penso che un luogo si possa conosce ancor più profondamente degustando i sapori dei suoi piatti tradizionali, al fine di individuare ogni ingrediente, tipico di quella terra, che compone il piatto finito…
La cucina trapanese è il punto di incrocio delle diverse culture, avvicendatesi in Sicilia negli ultimi tremila anni. Greci, fenici, romani, arabi, normanni e spagnoli hanno lasciato segni indelebili del loro passaggio ancora oggi leggibili nella tradizione gastronomica locale. Il mare e la terra caratterizzano coi loro prodotti le tavole dei trapanesi.
La cucina trapanese è prevalentemente marinara; le tavole trapanesi abbondano di preparazioni a base di pesce, soprattutto tonno.Lunga e ben radicata è la tradizione relativa alla pesca dei tonni, pesca che ancor oggi, seppur meno proficua rispetto ad un tempo, segue tradizioni e metodi tramandati dagli arabi.

Il tonno
, dicevo, è il dominatore delle tavole trapanesi, questo alimento viene cucinato in mille modi diversi, viene grigliato, fritto, cotto al forno, lessato oppure utilizzato per la preparazione di salse e sughi per condire primi piatti o antipasti stuzzicanti.
Il tonno viene utilizzato in tutte le sue parti, un esempio di ciò è proprio la produzione di un prodotto eccellente quale la bottarga, da gustare semplicemente tagliata a scaglie sottili con un po' d'olio extravergine d'oliva o come condimento della pasta.


Ragù di Tonno





Bresaola di Tonno

Altro piatto molto importante della tradizione culinaria trapanese è sicuramente il couscous. Questo alimento di origine berbera venne diffuso dagli arabi in tutte le popolazioni che ebbero modo di dominare. L'originale preparazione maghrebina a base di carne, si trasformò in Sicilia in una ricetta a base di pesce, d'accordo con le tradizioni locali, il couscous di pesce, è tutt’oggi uno dei piatti cardine della cucina trapanese.
Ma cos'è il couscous?
Il couscous è un impasto costituito da semola di grano duro e acqua. Il processo con il quale la semola di grano duro viene impastata con l'acqua utilizzando determinati movimenti circolari è definita incocciata e il contenitore in cui questa operazione viene condotta è chiamato mafararda.Una volta ottenuto l'impasto, si condisce il couscous con cipolla e prezzemolo tritati, olio extravergine d'oliva, sale, pepe nero e foglie d'alloro, quindi si procede alla cottura con brodo di pesce ed, infine, viene fatto riposare coperto per circa un'ora.
La variante dell'isola di Pantelleria prevede che il couscous di pesce venga guarnito con verdure assortite fritte o cotte in tegame.



Altra preparazione caratteristica della cucina trapanese sono le busiate, si tratta di striscioline di pasta fresca lunghe e sottili arrotolate a spirale con l'aiuto di uno stecchino di legno.Questa pasta fresca viene condita tradizionalmente con il pesto alla trapanese, pesto che prevede l'utilizzo di aglio, mandorle, pomodoro fresco a pezzi, olio extravergine, basilico e formaggio pecorino. La tradizione trapanese prevede anche che questo piatto venga accompagnato da melanzane o pesci fritti.
Preparazione delle busiate







Busiate con pesto alla trapanese



La provincia trapanese è anche molto ricca di prodotti da forno legati alla tradizione, in particolare il pane; nel trapanese ne esistono talmente tante varietà di pane che vi è una vera e propria festa dedicata a questo alimento, si tratta della Festa dei Pani di San Giuseppe che si tiene a Salemi in occasione proprio della festa del Santo.





Tra gli innumerevoli pani della provincia citiamo il pane nero di Castelvetrano, di farina integrale di grano duro, servito con olio extravergine d'oliva, sale, pepe e origano oppure accompagnato con il formaggio locale. Altro pane trapanese è il cabbuccio ossia una sorta di panino ottenuto dalla pasta della pizza.



Altro prodotto tipico dell'arte panettiera trapanese è la pizza trapanese detta rianata dall'utilizzo dell'origano nel condimento della stessa. Questa pizza viene condita con pomodoro fresco a pezzi, formaggio pecorino grattugiato grossolanamente, acciughe, aglio tritato e, per l'appunto, origano.



Infine i dolci, la provincia trapanese vanta dolci tipici dove ricotta, mandorle e canditi sono i protagonisti. Ricordiamo le cassatele di ricotta fritte a forma di raviolo, profumate di cannella e aromatizzate con vino Marsala o con succo d'arancia, i dolci di Badia di Erice a base di mandorle e conserva di cedrata ed, infine, gli sfinci, tipico dolce natalizio, si tratta di frittelle di farina e patate di origine berbera servite con una spolverata di zucchero e cannella o con il miele.Ovviamente questi dolci è d'obbligo accompagnarli con vini tipici della zona come il Marsala ed il Passito, vini derivati dalle uve zibibbo tipiche dell'isola di Pantelleria.


Casatelle

Sfinci

Risale agli arabi l'antica “scursunera”, la granita di gelsomino che con la brioche costituisce la colazione tipica trapanese assieme a quella di gelsi e di limone. Fra i gelati non possiamo dimenticare il caldo freddo, una coppa di gelato e panna con un cuore di pan di Spagna inzuppato di liquore e una colata di cioccolato.


Granita e brioche



Caldo freddo

mercoledì 10 marzo 2010

Favignana, la grande farfalla…


Ciao a tutti… Una delle cose che più mi manca della mia Sicilia è il mare… Li la mattina mi alzavo e respiravo il profumo del mare, la sua brezza allietava le mie giornate… Qui posso consolarmi soltanto con l’Arno, ma non penso sia la stessa cosa, soprattutto d’estate…
Per questo mi piacerebbe parlarvi di una meravigliosa isola (a forma di farfalla), a cui sono particolarmente affezionata, FAVIGNANA. Fa parte dell’arcipelago delle Egadi che comprende anche Levanzo e Marettimo, si trova a pochi km dalla costa trapanese. Vi sono delle spiagge stupende per poi non dimenticare i fondali ricchi di una particolare flora e fauna esplorabile mediante immersioni subacquee. D’estate è piena di vita, migliaia di turisti popolano l’isola. Favignana è stata la scenografia di molti film famosi quale la serie televisiva dello scorso anno “L’isola dei segreti-Korè” e il recentissimo film “Viola di Mare”, tratto dal romanzo di uno scrittore trapanese “Minchia di Re”. Favignana presenta alcune
tracce preistoriche di insediamenti umani; è menzionata da Tucidide come sede di un insediamento fenicio. Nel 1874 l'isola appartenne ai Florio che ne potenziarono le tonnare. Favignana è famosa per le sue cave di tufo (il tufo è una calcarenite, una roccia roccia sedimentaria), per le grotte e per l'antica tradizione della pesca del tonno con la tonnara, di derivazione araba. La tonnara di Favignana è una delle ultime rimaste in attività in Italia, e ogni anno, nel mese di maggio, vi si svolge la Mattanza, la pesca dei tonni che attira molti turisti ed appassionati. La mattanza è attualmente un'attività prevalentemente folkloristica ma anche redditizia infatti dalla lavorazione dei tonni si ricavano molti prodotti pregiati, come la bottarga, usti nella nostra cucina.


La Tonnara


















La Mattanza

Posti più belli sull’isola:


  • Lido Burrone (spiaggia in sabbia)


  • Cala Azzurra (piccola spiaggia con scogli)


  • Cala Rossa (scogliera)


  • Bue Marino (scogliera)


  • Cala Grande


  • Cala Rotonda


  • Grotta Perciata (scogliera)


  • Calamoni (scogliera)


  • Scivolo (scogliera)


  • Grotta Perciata (scogliera)


Quest'estate vi consiglio di venir a fare una bella vacanza in Sicilia per ammirare il meraviglioso mare delle Egadi !!!

martedì 9 marzo 2010

Trapani tra storia e leggenda…


Trapani è una città che sorge sul mare Mediterraneo e possiede uno dei porti più importanti della Sicilia Occidentale. Le origini di Trapani sono così antiche che affondano nella leggenda. La mitologia vuole che la città di Trapani sia stata originata dalla falce caduta a Cerere mentre sul carro trainato da serpi alati correva per il mondo alla ricerca della figlia rapita dal dio Ade: la falce caduta in mare si mutò in una lingua di terra arcuata sulla quale sorse una città, per tale forma detta appunto Drepanon ("falce" in greco antico). Secondo un'altra tradizione mitologica Trapani sarebbe invece sorta dalla falce caduta dalle mani di Saturno dopo aver evirato il padre Urano, mentre per altri Trapani nacque dall'amore sorto tra il cielo e il mare. Invece per alcuni ricercatori l’odierna Trapani sarebbe la città dei Feaci, descritta nell'Odissea di Omero. Anche Virgilio nell’Eneide narra che qui morì Anchise, padre di Enea; l’eroe seppellì la salma del padre sul monte Erice, dopo essere sfuggito dalla furia di Didone, ed organizzò dei giochi funebri grandiosi in onore del padre sulla piana di Pizzolungo (che si trova alla periferia di Trapani).


Trapani, proprio per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, fu crocevia di diversi popoli (Greci, Fenici, Cartaginesi, Romani, Arabi, Spagnoli, Normanni, Angioini, Aragonesi) nelle differenti epoche storiche, a testimonianza di questo rimangono i reperti archeologici ritrovati nei nostri mari e numerose opere artistiche pittoriche, scultoree e architettoniche che ancora oggi si possono ammirare nella nostra città.

La mia Trapani...


In questo blog voglio raccontare la città nella quale sono nata e che porto sempre nel mio cuore, nonostante i numerosi chilometri che ci dividono dopo la scelta universitaria…
Voglio approfittarne per farvi conoscere Trapani e le meravigliose sorprese che questa città, punta estrema della Sicilia nonché dell’Italia, riserva; perché penso che sono pochi gli italiani che conoscono e che hanno visitato questa provincia siciliana dato che non molto di frequente si parla di questa… Quindi buon viaggio!!!! A tutti i visitatori del mio blog: se qualcuno volesse sapere notizie particolari, informazioni di vario genere, curiosità su Trapani & Dintorni e quant’altro, può naturalmente scrivere e io vi risponderò nel modo più esauriente possibile, se posso naturalmente!!!